Se così fu, non poteva che essere anche un mistero abissale di dolore.
E infatti fu cosi.
Riportiamo dalla “Sinossi dei quattro Vangeli” del Lagrange. (modificate come nel testo CEI 2008 di Bibbia.net)
Lc 22,40-44 “Pregate per non entrare in tentazione”.
Poi si allontanò da loro circa un tiro di sasso, cadde in ginocchio e pregava, dicendo:
“Padre, se tu vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà”.
Gli apparve allora un angelo dal cielo per confortarlo.
Entrato nella lotta, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra.
Mc 14,33-36. Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia.
E disse loro: “La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate”.
Poi, andato un po’ innanzi, cadde a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse via da lui quell’ora.
E diceva: “Abbà! Padre! Tutto è possibile a te: allontana da me questo calice! Però non ciò che voglio io, ma ciò che vuoi tu”.
Mt 26,37-39. E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a provare tristezza e angoscia.
E disse loro:
“La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me”.
Andò un poco più avanti, cadde faccia a terra e pregava, dicendo:
“Padre mio, se è possibile, passi via da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!”.
Siamo nella Settimana Santa. Aspettiamo i fulgori e la gioia piena della Pasqua. Verrà!
Ma prima, il Granello dl frumento dovrà patire e morire.
Queste “brevi riflessioni” sulle tre ore dl agonia di Gesù nell’Orto del Getsemani, vorrebbero essere un aiuto ai figli dl Famiglia e agli Amici; un avvio al tuffo nell’oceano di dolori di Gesù nella sua agonia dell’Orto, per cogliere, di questo grande mistero, almeno qualcuno degli aspetti abissali…
Lo Spirito, non appena un cuore a Lui si abbandonerà con fede, umiltà, in attento ascolto, farà il resto.
Dirà ad ognuno ciò che Egli vorrà dl questo misteriosissimo brano di storia dell’Uomo-Dio, che rimane però scritto a caratteri di sangue nel profondo delle pagine della storia di tutti gli uomini; nel profondo stesso del gran libro della Storia. Vi rimane, come sostegno, purificazione, pegno di redenzione, di vittoria e trionfo finale.
*
Ora voglio perdere ogni contatto col reale superficiale che mi attornia.
E sono al fianco del mio Gesù nell’agonia dell’Orto.
Sono circa le ore nove di sera. È giovedì 6 aprile (13 di Nisan) dell’anno 30.
… È oggi
Perché per Gesù, Dio e Uomo, Capo del Corpo Mistico, Cristo Totale, è sempre oggi.
È un grande mistero. Ma anche una grande realtà.
…”E prese con sé Pietro e i due figli dl Zebedeo”.
… Ora prende me (te!).
Mi chiama. Mi chiede aiuto!
Anch’io posso dormire.
O posso vegliare.
Come deciderò di fare
sarà segnato per tutta l’eternità.
E peserà non solo sulla mia storia.
Ma su quella di tutto il mondo.
… E Gesù “cominciò ad essere in preda allo spavento … alla tristezza … all’angoscia…”.
Guardo il mio Gesù con smarrimento … È così uomo!
Vedo i suoi occhi dilatati, atterriti. In quegli occhi, solo poco fa tristi si, ma così belli, dolci e divini, leggo un misteriosissimo “terrore”.
E vedo Gesù ora camminare in su e in giù tra gli ulivi, sotto il chiarore della luna. Ed ora fermarsi pensoso, curvo nella persona, accasciato, smarrito…
Ne guardo attentamente il volto pallidissimo.
Vi colgo un’angoscia mortale.
… Ora Gesù ritorna verso un masso. E “cadde faccia a terra e pregava, dicendo (dice Matteo). E Luca: “si separò da loro circa un tiro di sasso, cadde in ginocchio e pregava”.
… E così durò per tre lunghissime, interminabili ore. E una volta, e due, e tre, si recò dai suoi prediletti chiedendo conforto, aiuto; che pregassero, almeno!
… Dormivano.
Dormivano sempre.
Ed erano gli amici prediletti.
Odo l’insistente, dolcissima, agonizzante preghiera al Padre!…
“Padre mio! Babbo mio! (dall’ebraico) se è possibile, passi via da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!”. (Mt 26.39).
Luca, Luca solo, rivela un particolare terrificante che dona altra luce, aggiunge nuovo orrore al misterioso quadro.
Si tratta dell’apparizione dell’Angelo consolatore, mentre il Figlio di Dio giace sotto il misterioso torchio di una orrenda agonia…
È come se tutto il mondo Gli fosse sopra, Lo schiacciasse.
“Gli apparve allora un angelo dal cielo per confortarlo.
Entrato nella lotta, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra”. (Lc.22,43-44).
*
I Santi, i Dottori, i Teologi, i Mistici, sono tutti d’accordo nell’affermare che le tre ore di agonia di Gesù nell’Orto del Getsemani, furono ore cariche di un mistero abissale e terrificante.
Sintetizzeremo, molto in breve, il meglio dl queste penetrazioni ispirate.
In quelle tre ore tragiche e misteriose, dicono questi Santi e Sapienti, per un grande miracolo del Padre, Gesù ebbe davanti a sé tutti gli uomini di tutti i tempi, ognuno colle sue miserie, peccati, delitti. E la natura umana di Gesù fu dal Padre elevata e potenziata, nella sua possibilità di soffrire, al punto tale da poter sentire e sopportare tutte le brutture di tutti gli uomini dl tutti i tempi … e Gesù, agli occhi del Padre (come Capo del Corpo Mistico, come Redentore di tutti gli uomini), comparve come il RESPONSABILE DI TUTTO!!! (Egli… l’Innocente!). IL GRANDE CRIMINALE CHE DOVEVA PAGARE.
E si offrì a pagare per tutti!
Paolo, con tremendo vigore, sintetizza tutta questa tragedia in quella celebre frase:
“Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio”. (2 Cor. 5,21).
E aggiungono i Santi che Gesù, in quelle ore, provò “compassione” per tutti i nostri dolori; compassione così perfetta, amorosa, ed efficace, che mai nessuna persona (sia pure a noi tra le più care) potrà provarne, non dico l’eguale, ma neppure una lontanissima ombra.
E, di nuovo, anche per questo, pagò per tutti; e ottenne per tutti le grazie necessarie onde portare la croce senza soccombere …; e ottenne, ancora per tutti, tutte le grazie che furono e saranno donate agli uomini, dl tutti i tempi.
Certo, questo miracolo dl sostituzione dell’Innocente ai rei (che siamo tutti noi) ebbe il suo culmine insondabile sulla Croce.
Ma l’agonia dell’Orto, è già in pieno, e nell’anima soprattutto, l’inizio dell’uccisione dell’Agnello per la salvezza del mondo.
*
Come sarebbe bello (qualora appena fosse possibile) passare almeno un’ora, … o almeno mezz’ora della notte tra il Giovedì e Venerdì Santo con Gesù agonizzante nell’Orto.
Per dirgli “grazie!”
Per aiutarlo, consolarlo!
Perché se lo farai
Egli che ha visto, e ha sentito, te ne sarà divinamente grato.
*
Poi, presto,
dopo l’immane tragedia;
verrà la Pasqua!
E Gesù, dopo tanto dolore
per noi!
A noi tutti!
doni grazia
e pace e gioia.
E aumento di grazia
e pace e gioia.
E a suo tempo
PIENEZZA DI VITA DIVINA!
BUONA PASQUA!
In X Don Paolo
PASQUA 2024
Domande per gli Sposi
La solitudine nella coppia, spesso dolorosa e incompresa. Uno lasciato solo dall’altro nel mezzo di una fatica, di un peccato o di un errore commesso. Nessuno dei due prova a fare il primo passo e avvicinarsi, offrendo comprensione e compagnia. Come mi sento quando sperimento la solitudine e cosa desidererei che l’altro mi offrissi per uscire da quel momento difficile?
Domande per Tutti
Gesù è solo, abbandonato a sé stesso. I discepoli dormono, carichi di emozioni e di cibo. Gesù ha su di sé il peso enorme di tutti i peccati e dei delitti dell’umanità, e il carico schiacciante delle sofferenze e dei dolori di ogni uomo e donna. Gesù è solo, però cerca compagnia e consolazione. Interviene un angelo, ma egli aspettava i discepoli. Cosa posso fare per offrire a Gesù compagnia e consolazione nella notte della passione e davanti al tabernacolo, in cui è ancora solo e spesso abbandonato anche da noi cristiani?