Buongiorno a tutti. Il brano evangelico della sesta domenica di Pasqua è la continuazione di quello che abbiamo ascoltato e meditato domenica scorsa. Le parole di Gesù diventano sempre più esplicite al riguardo del dono dello Spirito Santo che la Chiesa contempla e invoca con forza nel tempo liturgico che stiamo vivendo. Scopriamolo insieme accogliendo con il cuore aperto il Vangelo.
Gesù, nel mezzo dell’Ultima Cena, mentre parla, osserva i volti dei suoi amici. Volti preoccupati per il tradimento annunciato; volti perplessi di fronte al gesto della lavanda dei piedi e per le parole del Maestro che non riescono ancora a capire; volti carichi di tristezza al pensiero di doversi staccare dalla persona a cui stanno dedicando la vita e nella quale hanno riposto tutte le loro speranze. Gesù osserva e non rimane impassibile. Ascolta in profondità il cuore di chi gli sta di fronte e consola con parole che diventeranno luce solo dopo l’effusione dello Spirito Santo nel giorno di Pentecoste. Tra queste parole ci sono quelle che si riferiscono all’invio del Paraclito da parte del Padre e sua. Il termine Paraclito, traduce quasi fedelmente il termine greco Parákletos, che significa “colui che sta accanto”. È un termine che deve far comprendere ai discepoli che il loro Signore e Maestro starà sempre al loro fianco, che il distacco da Lui non sarà totale. Nel Vangelo secondo Matteo il Risorto lo dice esplicitamente: «Io sarò con voi sempre sino alla fine del tempo». I discepoli non dovranno sperimentare quindi la condizione degli orfani, di coloro che non possono in alcun modo contare sulla presenza di chi li può sostenere e aiutare personalmente, perché tale presenza personale e l’aiuto non verranno mai a mancare.
Dopo la promessa dell’invio dello Spirito Paraclito, che viene anche chiamato Spirito di verità, Gesù dice ai discepoli, sconcertati per le parole di commiato che sta rivolgendo loro, che avranno sempre la possibilità di vederlo : «il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete». La promessa del dono dello Spirito è associata da Gesù alla grazia speciale dell’apertura degli occhi. Chi riceve lo Spirito dovrebbe sperimentare la gioia dell’incontro personale con Gesù vivo, riconosciuto, visto, nelle forme in cui lui si manifesta. Come abbiamo ripetuto altre volte nelle scorse domeniche, Gesù, il risorto, lo si può incontrare nel mistero eucaristico, nella Parola ascoltata e pregata, nella comunità riunita nel suo nome, nel sacramento del fratello e della sorella. Tanti modi che lo rendono ancora vivo e presente in mezzo a noi, ma che richiedono, affinché il riconoscimento avvenga, una vista speciale, quella della fede, capace di andare oltre ciò che appare. Diversamente, se lo Spirito di verità non ci aprisse bene gli occhi, il pane e il vino dell’Eucaristia verrebbero percepiti solo come pane e vino e non come il corpo e il sangue di Cristo; la Parola di Dio verrebbe ascoltata come si ascolta la narrazione di un libro qualsiasi e non come il Signore che ci parla oggi, nella storia personale e di tutti; la comunità riunita nel suo nome sarebbe un semplice aggregato di persone e non una realtà familiare che s’impegna ogni giorno a fare un posto a Cristo e a camminare con lui; il fratello e la sorella sarebbero soltanto dei simili nei confronti dei quali si può sentire una qualche responsabilità e non invece il sacramento di Cristo, che chiede a ciascuno di noi di essere riconosciuto e accolto per vivere insieme con Lui e con tutti, nella quatidianità, un’esperienza di amore vero, di amore pieno.
Lo Spirito Paraclito, lo Spirito di verità, è il Signore che, nel tempo dopo la Pasqua, che è il tempo della Chiesa, accompagna e sostiene i discepoli nel loro cammino affinché vivano in pienezza la propria esistenza, la propria vocazione, la propria missione. I discepoli e le discepole di Gesù, soprattutto nei momenti di crisi, quando la storia tende a togliere la speranza, e la missione di rivela poco fruttuosa, non dovrebbero mai sentirsi desolati, scoraggiati, disperati, abbandonati ma continuamente accompagnati e sostenuti dallo Spirito di Cristo, sino alla fine!!!
Signore, dacci sempre il tuo Spirito. Aprici il cuore e gli occhi per VEDERTI e accoglierti in tutti i modi in cui ti presenti nella nostra vita. Buona sesta domenica di Pasqua a tutti!