Buona Pasqua a tutti! Gesù, il Crocifisso, è veramente risorto! È questo l’annuncio che risuona nel cuore della Chiesa in questa domenica. Morte e vita si sono fronteggiate in un prodigioso duello. Da questo duello Cristo risorge vittorioso. La gioia e la speranza di questa giornata è un dono da accogliere e da scoprire sempre di nuovo. Per questo è importante seguire i discepoli nel giardino della Risurrezione per vivere con loro il passaggio dalla morte alla vita, dalla disperazione alla speranza. Con fede riascoltiamo il racconto in cui Maria di Magdala, Pietro e Giovanni vedono la tomba vuota e iniziano a credere che Gesù è vivo. Ascoltiamo!
Maria di Magdala di fronte alla tomba vuota è attraversata immediatamente dal pensiero che le appare più ovvio: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro». Non è difficile immaginare che cosa possa aver provato in quel momento. Basta pensare a come ci saremmo sentiti noi se avessimo trovato vuota la tomba dove sono state sepolte le persone a noi più care. La profanazione di un sepolcro è una cosa grave oggi come allora. C’è, potremmo dire, nel cuore di Maria Maddalena, un dolore che si aggiunge a quello sperimentato nei giorni precedenti nel vedere il Signore e il Maestro maltrattato e messo a morte. Mi verrebbe da pensare che, quasi quasi, sarebbe stata più tranquilla e serena nel vedere la tomba sigillata.
L’esperienza della Maddalena è comune a tutti. Quando però il dolore e la disperazione superano il livello dell’umana sopportazione non ci sono parole né gesti di speranza che possano aiutare a combattere l’idea che la morte precluda ogni possibilità di riabbracciare le persone amate. I discepoli di tutti i tempi hanno perciò bisogno di essere svegliati continuamente dalla domanda che gli angeli pongono alle donne che si recano al sepolcro: perché vi ostinate a cercare tra i morti colui che è vivo?
Gesù è vivo ed è presente in modo permanente nella storia. Io sarò con voi sempre, sino alla fine! Questa è una promessa che richiede per essere riconosciuta come una promessa mantenuta una conversione del cuore e la grazia dell’apertura degli occhi per mezzo della fede. Nel racconto evangelico che abbiamo prima ascoltato questo viene detto nel passaggio in cui il discepolo amato entrando nel sepolcro vuoto “vede e crede”. Vede, non con il solo senso della vista, ma con gli occhi della fede! Solo così è possibile riconoscere che Gesù è vivo ed è presente. I discepoli dopo la Pasqua, e, soprattutto, dopo la discesa dello Spirito Santo nel giorno di Pentecoste, devono imparare a riconoscere Gesù VIVO E PRESENTE nella sua Parola, nell’Eucaristia, nella comunità che prega riunita nel suo nome e, come diciamo spesso, nel sacramento del fratello e della sorella.
Gesù è vivo! Questo annuncio risuoni nel nostro cuore e svegli la nostra fede! Portiamo a tutti, con la testimonianza più che con le parole, questo annuncio! Un caloroso abbraccio a tutti e tanti carissimi auguri di Buona Pasqua!