Non è una bestemmia. È solo una verità abissale che sta al fondamento degli universi; di questi, fonte, cardine, sussistenza. Una verità troppo dimenticata. Spesso ignorata.
«In principio (prima che esistesse qualsiasi creatura) il Verbo (= La Parola) era, e il Verbo (= La Parola) era presso Dio, e il Verbo (= La Parola) era Dio». (Gv. 1, 1)
Il Verbo, cioè La Parola, è l’infinito, eterno pensiero del Padre.
L’infinita, eterna parola del Padre. Dio da Dio.
È il Figlio, eternamente generato dal Padre, e sempre nel seno del Padre.
La Parola dunque (attenti bene alla P maiuscola) è Dio. Il Verbo di Dio per mezzo del quale tutto è stato creato.
E senza del Verbo, niente è stato fatto di ciò che fu fatto. (Gv. 1, 3)
Il creato, tutto, è concreta parola della Parola, che esprime, in certo modo, Dio.
Naturalmente, essendo la Parola il Pensiero eterno del Padre, è luce: La Luce. (Gv. 1, 4)
E da prima che i mondi fossero, questa luce risplende.
E, per mezzo del Verbo (la Parola), Dio creò gli uomini, per i quali il Verbo è la Luce vera.
Da cui viene anche la luce del loro intelletto. E quella degli occhi, del sole, della luna, delle stelle…
Ma della Luce, gli uomini non vollero saperne!…
Allora Dio si scelse un popolo. Tutto per sé. Avrebbe dovuto essere seme di luce e di vita per tutti i popoli (Gen. 12, 1-3).
Ma anche questo suo popolo: Israele, della Luce non ne volle sapere: «Et sui Eum non receperunt». I suoi la rigettarono (Gv. 1, 11).
Allora il nostro Padre celeste fece un portento più grande di tutti i portenti operati dalla creazione dei mondi: «Et Verbum caro factum est» = ll Verbo = La Parola si fece carne (Gv. 1, 14). Diventò (rimanendo sempre il Verbo = La Parola) uomo. Proprio come noi: di carne ed ossa, con un’anima come la nostra. E si chiamò Gesù.
Gesù è il Verbo di Dio fatto carne. Il Messia promesso agli albori della stirpe umana, atteso nei millenni.
Dunque, il mio Gesù, è La Parola eterna del Padre diventata carne. Si può vedere. Toccare. Sentire…
E la Parola parlò agli uomini.
«Parlò», «parla» = SI COMUNICA agli uomini.
E quelli che La accolgono, diventano Figli di Dio!!
«A quanti però Lo hanno ricevuto HA DATO IL POTERE DI DIVENTARE FIGLI DI DIO; a quelli che CREDONO nel suo nome, i quali non da sangue (= carne da carne alla maniera della nascita umana), né da volere di carne (per impulso sessuale; alla maniera umana). né da volere d’uomo (un uomo dovrebbe nascere sempre da un atto di volontà dell’uomo), MA DA DIO SONO NATI». (Gv. 1, 12-13)
Si tratta di nascere veramente (per comunicazione della vita di Dio tramite il Verbo = la Parola incarnata: Gesù). Da Dio. E di essere veramente Figli di Dio!!
- Non hai mai pensato a queste grandezze di vertigine? Ed è parola di Dio.
- Non hai mai pensato al mistero della Parola? E a quello delle Parole della Parola? E a quello delle parole?…
- Quale rispetto arcano dovrei avere ogni volta che apro bocca!
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Ed ora ascolta la pagina più grande che fu mai scritta tra uomini: La poesia della Parola.
«ln principio era il Verbo. e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta.
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Veniva nel mondo
la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Egli era nel mondo,
e il mondo fu fatto per mezzo di lui,
eppure il mondo non lo riconobbe.
Venne fra la sua gente,
ma i suoi non l’hanno accolto.
A quanti però l’hanno accolto,
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali non da sangue,
né da volere di carne,
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi vedemmo la sua gloria,
gloria come di unigenito dal Padre,
pieno di grazia e di verità». (Gv. 1, 1-14)
***
Il Verbo = La Parola, è Dio: la seconda persona della SS. Trinità.
Accogliendo La Parola fatta carne: Gesù, noi misteriosamente, ma realmente, nasciamo da Dio. Diventiamo Figli di Dio.
Per mezzo della Parola.
Don Paolo Arnaboldi
Tratto dal fascicolo “La Parola” – 1982
RIFLESSIONI proposte da Michele
Don Paolo ci invita a fare un balzo in…alto. Ma non è facile, per quanto sia affascinante. Credenti o non credenti, in molte situazioni facciamo i conti con “un Dio” che sembra tacere. Ma non dobbiamo scoraggiarci. Occorre cercare voci di pace, di speranza, e di tutte quelle parole proprie del vocabolario di Dio. |
Strumenti di riflessione/azione
Preghiera personale con il canto: “Nel Tuo silenzio” (Gen rosso)
https://www.youtube.com/watch?v=R55knruD7xc
Catechesi/didattica: riflettere sul significato di alcune parole/verbi con l’ausilio di testi musicali, scritti o altro. A titolo esemplificativo:
Cambiare: “Cambiamenti” di Vasco Rossi
Pace: lettera di don Tonino bello “A coloro che non trovano pace”
Per un incontro vivo con Gesù vivo: Gn 1,1-31 (In principio…)
Per approfondire: Dei Verbum (Costituzione dogmatica del 18 novembre 1965)
RIFLESSIONI proposte da Michele
Ricordo il caro don Lorenzo Cretti quando sottolineava la sfida dell’intendersi sul significato delle parole. Credo che ciascuno di noi faccia spesso esperienza di questa verità. Una via per intendersi è…parlarsi, possibilmente “vis à vis”. Non è solo una questione di rispetto. O non solo. È anche uno dei modi per dare spazio al pensiero, ai desideri profondi sì da garantire spazi alla parola e al pensiero dell’altro. |
Strumenti di riflessione/azione
Per la lettura personale: NON SPARLARE DEGLI ALTRI! La raccomandazione di papa Francesco, di Emiliano Antenucci – Effatà Editrice
Per un incontro vivo con Gesù vivo: Lc 4, 21-30
Musica. Ho bisogno di credere, Fabrizio Moro, (Official video)
Il senso delle parole. È possibile, per esempio, ridefinire la relazione tra persone partendo dal riconoscere l’esperienza conflittuale e accettando di essere messi alla prova dei cambiamenti. https://rondine.org/che-tempo-che-fa-liliana-segre-la-speranza-e-rondine/