Grazie, Gesù! Meditazione del Venerdì Santo

Sono davanti a Gesù che muore in croce. È il Venerdì Santo, ore 15; sono gli ultimi terribili rantoli del mio Gesù.
Penso.
Davanti alla Sua morte, penso al mistero della vita.
Perché?
Quale “il perché” della nostra vita?
PER Dio.
Siamo creati da Dio. È Lui la fonte della nostra vita. E Lui solo la mantiene nell’esistenza.

Perché?
Perché, noi che siamo nati nel peccato (ricordiamoci che Adamo ed Eva si ribellarono a Dio, e noi siamo loro figli, macchiati dal peccato d’origine), dimostrassimo con la nostra vita, a Dio, che vogliamo Lui, vogliamo vivere PER Lui, rinnegando satana e il suo regno: il mondo. E vivendo per Lui, abbracciamo il Suo Regno, fino ad una totale pienezza, in obbedienza filiale alla Sua volontà. Questo è il perché della vita. Non ci è stata data per nessun altro motivo.

Non siamo nati per “gli affari”, che finiranno; non per le diverse cose del mondo, che sono solo mezzi per compiere il nostro dovere. Siamo nati solo per Dio; per fare la Sua santa volontà; per crescere sempre, e arrivare alla nostra meta: Figli di Dio, sempre con Lui in una eternità beata. Questo è “L’AFFARE”. IN Dio. E il Padre, ci ha dato la vita perché lo amassimo così pienamente ed esclusivamente da vivere in Lui. Ma questo non era possibile a noi senza un suo intervento specialissimo.
E lo pose in atto.

Mandò suo Figlio tra noi, il Verbo eterno di Dio, che si fece uomo e prese il nome Gesù, il Figlio di Maria. Gesù è vero Dio, e vero uomo. Così, per questa via, il Padre ci diede il modo vero di essere totalmente per Lui; fino a rimanere in Lui. Per mezzo del Santo Battesimo, noi ci innestiamo realmente nel suo Gesù, rifiutando satana e il suo regno: il mondo. Facciamo un solenne atto di fede scegliendo Dio, il Suo Figlio Gesù e il Suo Spirito, totalmente.

E questo è vero anche se noi non lo vediamo coi nostri occhi, ma solo con la nostra Fede. Perché innestandoci in Gesù nostro Capo, diventiamo suo Corpo; cellule-persona vive del Corpo di Gesù, fino ad essere Lui-noi, fino a vivere questa vita divinizzante, per comunicazione, essendo realmente in Dio, crescendo continuamente in questa misteriosa vita di Gesù in noi.

Dunque, esclusivo fine della nostra vita è essere per Dio; in Gesù e per Gesù, vivendo in Dio per diventare veramente Figli di Dio. E questo lo siamo fin da adesso.

Dice Giovanni: “Quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! La ragione per cui il mondo non ci conosce è perché non ha conosciuto lui. Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è”. (1 Gv 3,1-2)

Nelle parole rivelate di Giovanni è detto chiaramente perché noi siamo stati creati: “per essere Figli di Dio” veramente. E lo siamo già fin d’ora.

Questa nostra realtà, di Figli di Dio, veri Fratelli di Gesù, si manifesterà pienamente poi quando saremo CON Dio cioè con il Padre; al fianco di Gesù, in Cielo.

Allora sarà rivelata la grandezza del fine per cui siamo stati creati: per la divinizzazione. Godremo della gioia infinita del Padre, e del Figlio Gesù, con lo Spirito Santo, per tutta l’eternità. Tutto ciò è un mistero infinito, inimmaginabile da mente umana ed angelica. Eppure è la verità.

Sono ancora davanti a Gesù morente.
Oh, Gesù, quanto ti siamo costati!
Sento le tue parole della sera della Domenica delle Palme, quando parlavi con i nostri padri antichi, che erano venuti da lontano, e avevano pregato Filippo e Andrea perché ti volevano vedere. E tu dicesti loro tante, stupende parole, tra cui: “Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me” (Gv 12,32).

Tutti ti sentivano, ma, allora, non capivano.
Adesso, comprendiamo, sì, parlavi della tua morte in croce, per
salvare tutti gli uomini.
Grazie, Gesù!
Si avveri in pieno, per la tua Passione e Morte, il grande divino prodigio che tutti si salvino per te.
E per tutti i salvati, in questo momento estremo della tua agonia,
grazie!

Fra due giorni sarà Pasqua!
A te, a tutti i tuoi Cari, l’augurio di una vita nuova: solo per Dio, inDio, con Dio.
Gesù Risorto ci benedica!

Don Paolo Arnaboldi
Venerdì Santo 1988