L’Amore Autentico di Gesù: Approfondimenti

L’amore autentico di Gesù è amore soprannaturale. È il condensato di tutte le virtù; ma alcune di  queste  virtù  ne  costituiscono  il  nerbo  e  l’ossatura. Nelle nostre brevi riflessioni per il ritiro mensile ci soffermeremo dunque su alcune note caratteristiche del vero amore.

DIVINE GRADUALITÀ SULLA VIA DELL’AMORE DI GESÙ

Oggi vorrei invitarti a meditare su alcune profondità dell’amore autentico che ci propone Gesù.

Sono diversi gradi, che ci portano di altezza in altezza, perché tutta la nostra vita si trasformi in Amore, perché Dio è Amore.

I – Si comincia con un amore totale per Dio, nostro Padre e Creatore. 

“Gesù gli disse: “Che cosa sta scritto nella Legge”?”. Costui rispose: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso”.” (Lc 10,26-27).

Già nel Deuteronomio (6,4-5) Dio, che è l’Amore infinito, aveva dato agli uomini il sommo precetto dell’amore: Amerai Dio tuo Creatore e Padre con un amore totale: “CON TUTTE LE TUE FORZE”.

Ed aveva aggiunto: “E il prossimo tuo come te stesso”.

Era il massimo che Dio chiedeva all’uomo quanto all’amore per i suoi fratelli: “COME TE STESSO”.

L’uomo è tutto stretto attorno al proprio “io”. Per il proprio “io” ha l’amore più grande. Dio dunque prende quella misura: come per te, lo sia anche per i tuoi fratelli.

Gesù, quando giunge tra gli uomini, con- ferma questo comando già espresso dal Padre: “Amerai il prossimo come te stesso”.

Ma il Figlio di Dio era sceso dal Cielo per liberare l’uomo dal suo peccato e renderlo partecipe della vita divina.

E sarebbe stato, per ordine del Padre, il “Perfezionatore della Legge”.

II – E “amate anche i vostri nemici”!

“Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico1; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i paga- ni? SIATE VOI DUNQUE PERFETTI COME È PERFETTO IL PADRE VOSTRO CELESTE(Mt 5,43-48).

Osserviamo: Gesù estende il concetto di “prossimo” anche ai nemici; per imitare lo stile del Padre; che fa sorgere il suo sole e fa piovere sui buoni e sui cattivi. Un amore, dunque, sempre visto nella luce dell’amore che Dio ha per noi.

Ogni versetto riportato da Matteo è da medi- tare, per conoscere la vastità dell’amore che ci chiede Gesù.

1”Odierai il tuo nemico”: questa sembra sia una aggiunta dei Farisei. Perciò parola di uomini, non di Dio.

III – “Vi do un comandamento nuovo”. 

Ma Gesù va molto più avanti, nel dilatare i cuori.

Siamo nella Settimana Santa. Gesù, nella Cena del Giovedì San- to, ai suoi Apostoli dice:

Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri” (Gv 13,34-35).

Gesù viene ad un grande “COME”: “Come io vi ho  amato”.

Contempliamo Gesù in mezzo ai suoi Apostoli e Discepoli, pieno di amore, e di pazienza. Dicendo cose chiare, non era compreso. Ed Egli li amava sempre. E quel “come” sarebbe culminato nella Croce: sarebbe morto per amore, per noi.

Gesù non poteva essere ucciso per sola volontà degli uomini. Lui sarebbe stato ucciso volendolo, liberamente.

“Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso! C’è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto!(Lc 12,49- 50).

E questo diceva già dall’autunno del secondo anno della sua vita pubblica. Gesù ARDEVA DI RICEVERE IL SUO BATTESIMO DI FUOCO: LA MORTE, SUBITA VOLONTARIAMENTE, PER AMORE.

IV – “Io ho avuto fame, sete… ero forestiero…”.

Un altro gradino ci propone Gesù:

Io ho avuto fame…, ho avuto sete…, ero forestiero…”

Mi avete dato da mangiare…, da bere…, mi avete ospitato…”

“Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei

fratelli più piccoli, L’AVETE FATTO A ME(V. Mt 25,31- 46).

Gesù dunque si identifica col nostro fratello.

Il mio prossimo è Gesù! Amare il prossimo è amare Gesù!

E Gesù è soprattutto nei nostri fratelli più piccoli, poveri, indifesi.

Cadono allora tutte le riserve, le distinzioni, le considerazioni se

il prossimo merita o no il nostro amore…

L’amore per Dio e per i fratelli a questo punto diventa un’unica cosa.

Siamo già davanti al grande mistero del Corpo Mistico. Gesù e noi siamo una sola realtà viva, misteriosa: il suo Corpo. Lui e noi: uno: il Figlio di Dio.

V – L’amore autentico di Gesù: quando è tradotto a fatti, nella vita.

E un ultimo passo decisivo: QUALE È L’AMORE SICURO DI GESÙ? QUELLO CHE ATTUA LA VOLONTÀ DEL PADRE, E A FATTI E CON LA VITA. LUI HA FATTO SEMPRE COSÌ.

“Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei

cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli(Mt 7,21).

L’Apostolo Giacomo, che nel Vangelo è detto “fratello” (= cugino) di Gesù, e che sempre gli fu vicino, riporta nei suoi scritti questa preoccupazione di Gesù: I FATTI, LA VITA, VUOLE Gesù; e ci raccomanda:

“Siate di quelli che mettono in pratica la parola e non soltanto ascoltatori, ILLUDENDO VOI STESSI” (Gc 1,22).

E questo fu sempre attuato da Gesù stesso nella sua vita: SEMPRE Gesù FACEVA LA VOLONTÀ DEL PADRE; era questo il cibo della sua vita.

E Giovanni ci ricorda nel suo Vangelo:

“Colui che mi ha mandato è con me e non mi ha lasciato solo, PERCHÉ IO FACCIO SEMPRE LE COSE CHE GLI SONO GRADITE(Gv 8,29).

L’amore autentico di Gesù si nutre dunque dei fatti, e della vita, attuando sempre la volontà del Padre.

Questo deve essere l’autentico nostro amore: sempre nu- trito di opere buone secondo gli insegnamenti del Vangelo; ed attuando sempre la volontà del Padre nostro che è nei Cieli.


Chiediamoci:

E io, comprendo e vivo questi gradini in crescendo della scala dell’Amore di Gesù?

Bisogna che li mediti, e rimediti; e soprattutto che li attui. Li traduca nella mia vita. Allora sarò nell’Amore di Gesù; e diventerò anche per i miei fratelli un “Vangelo vivente”: ciò che ardentemente desidera Gesù per la salvezza di tutti gli uomini.

Don Paolo
Novembre 1990


 

PER RIFLETTERE UN PO’

  • La meditazione dei gradini dell’amore, annunciati e vissuti da Gesù come iniziativa di Dio, mi sollecitano a verificare se consento all’amore di progredire nella mia mentalità e nei miei comportamenti. Che cosa favorisce o frena o addirittura blocca tale crescita?
  • PER GLI SPOSI: Con onestà mi devo chiede- re: vivo il mio matrimonio come un punto di arri- vo o come un fatto vivo in maturazione? Cosa faccio, facciamo perché tale movimento si acceleri guardando l’esempio di amore di Gesù verso la sua Chiesa?

don Piero