Prendi tra le mani il S. Vangelo, la Scrittura.
Siediti in pace. Prega. Leggi. Taci. Ascolta.
Quelle Parole, vive, perché Parole della eterna Parola, diverranno piene di Luce, di Vita, di Amore.
è lo Spirito stesso di Gesù che ti rivelerà il Padre, il Figlio, lo Spirito di Amore. E il senso delle cose. Il senso della vita.
AMORE MISERICORDIOSO
L’amore misericordioso è quello che paga, è quello che tante volte abbiamo letto in quel passo meraviglioso che è la prima lettera di San Paolo ai Corinti al cap. 13.
L’amore di Dio è proprio misericordioso: ci dona tutto, perdona tutto, ci dona la sua vita, la sua felicità e, siccome noi siamo quello che siamo, paga Lui per tutti.
Il vero amore misericordioso lo dobbiamo trovare contemplando la vita di Gesù e meditando sull’amore di Dio.
Proviamo a fermarci su due passi di San Paolo.
“Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge diventando Lui stesso maledizione per noi, come sta scritto: «Maledetto chi pende dal legno», perché in Cristo Gesù la benedizione di Abramo passasse alle genti e noi ricevessimo la promessa dello Spirito mediante la fede”. (Galati 3,13)
Dio, fatto uomo, pagò Lui per ottenerci lo Spirito Santo, la vita divina mediante la fede.
Dio ci mostra la vetta di questo Amore misericordioso mandando Suo Figlio a pagare per tutti noi. Naturalmente per capire questa lezione così grande dell’Amore misericordioso, bisogna entrare nella luce della fede.
“Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore, affinché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio.” (2Corinti 5,21)
Il Figlio di Dio ebbe dal Padre questo ordine: Tu Innocente rivestiti dei peccati di tutti perché così potrai comprare la giustizia di Dio a tutti.
E veniamo al concreto.
La famosa frase “non è giusto!” è l’esclamazione tipica di noi peccatori. Noi siamo assetati di giustizia: guardiamo agli altri e, se qualche cosa non va, reclamiamo la giustizia e che si paghi; però per noi invochiamo la misericordia. È ora di diventare un po’ figli di Dio, fratelli di Gesù: noi che umilmente, ma sinceramente, vogliamo diventare gli amici intimissimi di Gesù, di essere uno con Lui, dobbiamo diventare pieni di Amore Misericordioso. E l’amore misericordioso è quello che paga, non quello che fa pagare. Se Dio avesse dovuto badare alla giustizia avrebbe dovuto liquidarci tutti, invece no, ha seguito quell’altra via.
E se noi dobbiamo diventare figlioli di Dio, dobbiamo aiutare Gesù a salvare il mondo, dobbiamo seguire questa linea, non dell’“è giusto” nel senso che per far giustizia gli altri debbono pagare, ma che la giustizia si ottenga pagando tutti insieme, un po’ anche noi.
Gradini di somiglianza a Gesù = l’Amore Misericordioso tra di noi:
- (assomiglia molto poco) “non è giusto” – rigida esigenza. Chi oserebbe dire che chi ha sbagliato di per sé non dovrebbe pagare? “È giusto”! Però se noi dovessimo fermarci qui, non andremmo secondo lo stile di Dio. Questo stile è scartato da Dio, chi dice “non è giusto, paga”, deve ricordarsi la famosa parabola del Vangelo dove quel servitore che non aveva di che pagare, avendo avuto condonato il debito, incontrato il conservo gli diceva: “paga”. Vedi che cosa gli è capitato. Perciò questo primo gradino non è secondo lo stile di Gesù, anche se è secondo la giustizia.
- Noi siamo sempre portati a guardare gli altri, a vedere i torti degli altri, e magari li vediamo anche oggettivamente; ma ad un certo momento il Signore fa capire qualche cosa di più. Man mano che la persona matura comincia a pensare: “Anche in me però ci può essere qualche torto” (si tratta della nostra vita concreta: di un affronto, di una situazione imbarazzante, di quella persona che non capisce, che fa in quel tal modo che non è giusto…), comincia a dire: “E io? Io sono sempre completamente a posto? Forse in me c’è anche qualche torto, proprio a riguardo di questa situazione …”
- La persona comincia a dubitare di sé. Questo è un punto molto interessante: ci sono anime che davanti a situazioni oggettive si presentano con un giudizio inappellabile, che non sanno dubitare di sé. Questo è un atteggiamento non troppo raro, c’è da aver sempre paura delle persone che non sanno dubitare o diffidare di sé, ma diffidano sempre degli altri. Quando la persona dice: “posso sbagliare” e diffida di sé, fa un gran passo avanti nella via del bene, Gesù comincia a lavorare di dentro, dal fondo del cuore: “Ma sei proprio sicuro che è così, quello che hai visto è «tutto» quello che è capitato? Che ne sai tu di quella persona? E la causa? E le circostanze?” L’anima comincia a maturare, non è più così categorica.
- L’anima dice: è vero, non è veramente giusto, ma non è gran cosa se pago io un po’ per lui, andrà per le tante volte che ho sbagliato e non ho pagato. Qui comincia un po’ di somiglianza con Gesù: pagare per gli altri.
- L’anima, oltre a tutto quello che è stato detto per i gradini precedenti, impara a pagare un po’ per assomigliare a Gesù. È qui che comincia il vero amore misericordioso: non quando tu una volta tanto stai zitto, lasci correre e paghi, ma quando incominci a capire che questa via è la via percorsa dal Padre, è la grande via percorsa sempre da Gesù, è quello che Dio ti chiede, “Amatevi gli uni gli altri….” “Amate i vostri fratelli… amate i vostri nemici, perdonate…” Questa è la via, pagare per gli altri…, pigliarci un po’ di gusto, quando uno ha detto una parola forte, far finta di niente, rispondere con un sorriso e far finta di niente, non perché sono tonto, ma per assomigliare un po’ a Dio.
- L’anima, con gli occhi bene aperti, valutando bene la realtà oggettiva, si abitua seriamente a volere seguire Gesù in questo amore misericordioso. Questa è la vera via di Gesù.
- Poi l’anima sente il gusto del pagare, perché questo pagare è generare vita divina, perché Dio la vita divina ce la comunica così, pagando Lui per noi, per aiutarci ad entrare in questo stile di amore misericordioso, pagando gli uni gli altri con lo sguardo su Gesù. E facendo questo per amore, sacrificandosi per i fratelli per amore, si fa il mestiere di Dio. Sono queste le anime che salvano il mondo.
Allora! L’Amore Misericordioso di Dio è amore che paga.
L’amore dei figli di Dio deve essere amore misericordioso e più i figlioli sono giudiziosi più deve essere amore misericordioso che paga.
- Io a che punto mi trovo a riguardo di questo amore pieno di misericordia? So chiudere un occhio e l’altro? E comprendendo bene, mi chiedo come fare per costruire? So diffidare dal mio giudizio? “Non giudicate, non condannate, pagate…”
- O io sono ancora lì col “non è giusto”?
- Non prenderti mai il compito di giudicare, di decidere. Guarda a Gesù, imitalo, ama!
Devi poter dire con chiarezza “Mi pare che non vada, però è il momento buono per pagare, con gioia, con luminosità, senza accasciamento”.
- Avverti quando Gesù ti chiede aiuto?
- Bisogna amare, non venir mai al compromesso, non cedere mai in ciò che non è buono, ma essere delicati, saper sopportare.
- Amare dunque: amare pagando e pagare amando. Si tratta di fecondità, della stessa fecondità di Dio.
- Se è per amore è anche gioia, è espansione, è sviluppo della propria personalità. E di più, questo pagare per amore diventa anche garanzia del vero amore perché è lo stile di Dio.
(Testo tratto dalla registrazione di un ritiro tenuto da don Paolo alla Famiglia interna il 10 ottobre 1974)
RIFLESSIONI proposte da Michele
Un crescere verso la statura di Cristo (Ef 4,13)
Insieme. Dove ognuno esercita il proprio passo facendosi prossimo. Si tratta di fare proprio il desiderio del Signore. L’Amore desidera: “Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi” (Lc 22,15). Chiediamoci: Dio è misericordia…ma perché? Qual è il suo “desiderio” per ogni creatura?
Strumenti di riflessione /azione
Per un incontro vivo: Ef 4,1-13
Per una preghiera personale:
- “Tempo di ricominciare” (Gen verde youtube ) (https://tinyurl.com/55mcjyvf)
- Preghiera semplice (San Francesco)
Catechesi/didattica: rilettura del testo di don Paolo alla luce della misericordia come “desiderio” di Dio.