Buongiorno a tutti! Col Battesimo di Gesù, che dà compimento al tempo liturgico del Natale, siamo di fronte ad una ulteriore epifania: Gesù, mentre viene immerso da Giovanni nel Giordano e lo Spirito in forma di colomba discende sopra di lui, viene rivelato dal Padre come il Figlio amato, primogenito di una nuova famiglia, la famiglia dei figli di Dio. Mettiamoci in ascolto attento e obbediente della Parola.
Eravamo, sino all’altro giorno, in contemplazione di Gesù bambino, ora la liturgia ci mostra Gesù adulto, trentenne o quasi trentenne, in compagnia di Giovanni Battista e dei suoi discepoli, sulle rive del fiume Giordano. Vorrei fare una semplice considerazione su questo salto cronologico. Cosa sappiamo della vita di Gesù sino al suo Battesimo? Sappiamo che aveva trascorso una infanzia da profugo in Egitto a causa della persecuzione di Erode; che aveva vissuto la sua preadolescenza e adolescenza a Nazareth, dove la Santa Famiglia aveva fatto ritorno dopo la morte di Erode; che in quel piccolo centro della Galilea, sconosciuto alla tradizione dell’Antico Testamento, era cresciuto – dice l’evangelista Luca – «in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini». Ecco, forse, tra tutte le informazioni, questa è l’unica che meglio riassume e descrive ciò c’è da sapere di Gesù al riguardo del tempo più lungo della sua vita: il fatto che CRESCEVA IN SAPIENZA, ETÀ E GRAZIA, DAVANTI A DIO E AGLI UOMINI. Sembra poca cosa, ma in verità in queste parole è contenuto un programma di vita. Dire, infatti, che Gesù cresceva in sapienza, età e grazia, significa riconoscere che la sua crescita era armonica, coinvolgeva tutte le dimensioni dell’esistenza umana. Per crescere in età, non ci vuole grande sforzo. È sufficiente riempire un piatto tutti i giorni, fare un po’ di movimento, realizzare le attività fisiologiche fondamentali. Ma Gesù non si è preoccupato di nutrire solo il corpo. Il Vangelo ci dice che cresceva anche in sapienza e grazia, aveva cioè cura di non far mancare ogni giorno alla sua intelligenza e al suo spirito il necessario nutrimento. Gesù, in pratica, studiava e pregava, oltre a fare tutte le altre cose che lo sostenevano fisicamente. Nel suo percorso personale di crescita, nel silenzio di Nazareth, nelle dinamiche quotidiane della sua famiglia, diventava giorno dopo giorno un uomo, anzi, il più bello dei figli dell’uomo. Le persone belle, non LO SONO SOLO in virtù dell’estetica. Le persone belle sono quelle che crescono senza far mai mancare al corpo, all’intelletto e allo spirito ciò che ogni giorno li nutre. Chi ha incontrato Madre Teresa di Calcutta rimaneva affascinato dalla sua bellezza. Una bellezza che dipendeva dall’aver fatto suo il programma di vita di Gesù. Un programma in cui, nella DIETA QUOTIDIANA, non deve mai mancare il giusto nutrimento di tutte le dimensioni dell’esistenza.
Mi sono dilungato su questo punto, perché, nel Vangelo che stiamo meditando è precisato dall’evangelista che Gesù viene da Nazareth. Alla luce di quanto è stato appena detto si comprende che è un particolare importantissimo. Il Nazareno è un uomo cresciuto in sapienza, età e grazia. Chi è cresciuto così ha una concezione dell’umanità positiva. Si pone nei confronti delle persone con atteggiamento di compassione, comprensione, prossimità, servizio, amicizia, amore. Gesù viene Nazareth, ma non ha un atteggiamento di superiorità nei confronti dell’umanità peccatrice che chiede a Giovanni di ricevere il battesimo di conversione. Al contrario, si mette in cammino con questa umanità, ha nei confronti di essa un desiderio profondo di dare tutto se stesso perché possa vivere un’esperienza di pienezza e incamminarsi verso la realizzazione del progetto di felicità che Dio ha per ogni uomo. Perché questo avvenga è necessario che la voce che rivela a Gesù il suo essere figlio amato possa risuonare su tutti coloro che, ritornando a Dio e riconoscendone la paternità, si riconoscono nello stesso tempo figli amati. Figli che, in forza dello Spirito, assumono la coscienza di appartenere ad una famiglia estesa quanto l’intera umanità.
Ti preghiamo, Signore, aiutaci a crescere ogni giorno in sapienza, età e grazia, a vivere nella consapevolezza sempre più matura d’essere figli amati e fratelli di tutti. Buona domenica del Battesimo di Gesù.